Un Tocco d'Amore

Posts Tagged ‘neonato

Ancora in cerca dei regali di Natale?

Ecco un regalo speciale per la nascita di un bambino per un’occasione particolare come il Natale.

Si tratta di un Corso di Massaggio Infantile A.I.M.I. per regalare momenti di benessere e di rilassamento con il proprio bambino a un prezzo scontato!

Il corso si articola in 5 incontri della durata di un’ora circa con frequenza settimanale, e si terrà presso la scuola Air Dance – A.S.D. Sport Center 2011 di Brugherio (MB), in viale Europa n. 28.

Verrà confezionato il Buono e il materiale informativo relativo al Massaggio Infantile dentro una busta regalo.Tale buono, spendibile entro il primo anno di vita del bambino, comprende l’iscrizione al corso e il pagamento della quota associativa della validità di un anno (offrendo perciò, alle mamme interessate, la possibilità di potersi iscrivere agli altri corsi del Pacchetto Percorso Nascita a prezzo ridotto, vedi il link seguente https://www.facebook.com/media/set/?set=a.549633061716339.134244.281992508480397&type=3)

Per date, orari e ulteriori informazioni potete contattare direttamente l’insegnante o la segreteria di Air Dance.

Insegnante: 333 915 53 53; http://www.untoccodamore.it

Air Dance: 338 876 59; info.airdance@gmail.com

Vi è inoltre la possibilità di regalare un corso individuale a domicilio, nel territorio di Monza e Brianza e Milano, con giorni e orari da stabilire insieme in base alle proprie esigenze e necessità. In questo caso il corso si articola in 4 incontri della durata di un’ora circa con frequenza settimanale. Per maggiori informazioni contattate direttamente l’insegnante.

Aspettando il Natale … un augurio per tutti!

 

1457543_597845613586300_1239904082_n

È importante offrire ai bambini il massaggio durante la loro crescita, dall’età del gattonare fino all’adolescenza. Anche i bambini più grandi hanno bisogno di contatto! La pratica del massaggio rappresenta uno strumento per mantenere il legame nelle diverse fasi della crescita, e a volte potrebbe rappresentare l’unico contatto corporeo tra genitore e figlio.

genitori-e-figli

Un Tocco d’Amore propone corsi di gruppo a BRUGHERIO (MB) per bambini di 2 anni e mezzo – 5 anni ed i loro genitori, presso la scuola di danza Air Dance – A.S.D. Sport Center 2011, viale Europa n. 28, il sabato mattina alle ore 10.00 (https://www.facebook.com/AirDanceBrugherio).

Ogni corso si articola in 6 incontri della durata di due ore circa con frequenza settimanale.

Gli incontri sono condotti da un’insegnate di Massaggio Infantile AIMI specializzata nel massaggio per il bambino più grande e una danzamovimentoterapeuta esperta nella conduzione e nell’insegnamento della danza per gruppi di bambini anche piccoli.

L’obiettivo del corso è quello di adattare il Massaggio Infantile anche ad età più avanzate incorporando il gioco simbolico, il gioco tattile, il movimento, la musica e la creatività. A questa età il massaggio deve essere impostato come un rapporto rispettoso, adattabile e creativo.

L’obiettivo della scuola Air Dance non è solo quello di insegnare tecniche di movimento corporeo, ma di proporre un approccio olistico al benessere della persona, intesa come mente, corpo e spirito, in cui ci si prende cura dell’altro attraverso il piacere del movimento e della musica. Apprendere le tecniche del massaggio infantile significa rafforzare la relazione con i propri figli, svolgere una concreta attività di promozione della salute, favorire il benessere psico-fisico del proprio bambino, sostenere e facilitare il processo di attaccamento.

Per approfondire l’argomento leggi la pagina del sito dedicata ai corsi per il bambino più grande https://valeriaconti.wordpress.com/il-bambino-piu-grande/.

Per informazioni ed iscrizioni potete contattare direttamente l’insegnante di massaggio infantile  o la segreteria di Air Dance.

Insegnante: 333 915 53 53; www.untoccodamore.it; www.facebook.com/untoccodamore

Air Dance: 338 876 59 36; info.airdance@gmail.com; www.facebook.com/AirDanceBrugherio

psicomotricità1

“Non è stato un martello a rendere le rocce così perfette, ma l’acqua: con la sua dolcezza, la sua danza e il suo suono. Dove la forza può solo distruggere, la gentilezza può scolpire” (P. Coelho).

MASSAGGIO INFANTILE (2)

Il massaggio infantile è ascolto, rispetto dei ritmi, comunicazione. È uno scambio d’amore molto profondo che rafforza il legame di attaccamento tra i genitori e il proprio bambino.

Per questo motivo Un Tocco d’Amore propone nuovi corsi di gruppo a Brugherio (MB), presso la scuola di danza Air Dance dell’Associazione Sport Center 2011, viale Europa n. 28. Una brezza leggera che si prenderà cura di voi fin dalla prima infanzia!

I corsi saranno condotti da un’Insegnante di Massaggio Infantile AIMI certificata CIMI, specializzata inoltre nel massaggio al bambino più grande e nel massaggio dolce per il bambino prematuro.

Ogni corso si articola in 5 incontri della durata di un’ora con frequenza settimanale, il martedì mattina alle ore 10.00. L’insegnamento è rivolto a piccoli gruppi di genitori e bambini di età compresa tra 0 e 12 mesi di vita. Agli incontri sono sempre invitati entrambi i genitori, se lo desiderano.

In programma per il 2014 anche corsi di massaggio infantile A.I.M.I. per genitori e bambini di 2-5 anni.

Gli incontri proposti comprendono:

  • apprendimento pratico della sequenza completa dei massaggi;
  • apprendimento dei benefici del massaggio per il neonato;
  • lavoro sul rilassamento del bambino attraverso il “tocco rilassante”;
  • momenti di riflessione sul rafforzamento del legame genitori-bambino;
  • esperienze di comunicazione non verbale stimolante dal massaggio: sorriso, contatto visivo, contatto attraverso la pelle;
  • apprendimento di modalità che possono dare sollievo al bambino che soffre di stipsi, meteorismo, coliche addominali e pianto;
  • momenti di teoria e discussione di importanti tematiche che riguardano la salute del bambino quali: gli oli da massaggio, gli stati comportamentali, il pianto, le coliche, i fattori che influenzano il massaggio;
  • possibili adattamenti del massaggio per il bambino che cresce e spunti di riflessione;
  • apprendimento del massaggio-dolce per bambini con bisogni speciali, ospedalizzati o che sono nati prematuramente.

I genitori avranno a disposizione tutto il materiale necessario per imparare a massaggiare il loro bambino (scheda massaggi, cuscino per massaggio infantile, traverse monouso, olio naturale di mandorla, asciugamano, scaldabiberon/pappe). Inoltre alla fine di ogni lezione verrà fornita una scheda riassuntiva dei massaggi, come traccia per la pratica a casa, oltre a spunti di riflessione sui temi trattati.

Perché un corso di massaggio infantile in una scuola di danza?

L’obiettivo della scuola Air Dance non è solo quello di insegnare tecniche di movimento corporeo, ma grazie alla visione della direttrice Ilaria Silva, insegnante di danza e danzaterapeuta, si propone un approccio olistico al benessere dell’individuo, inteso come mente, corpo e spirito, in cui ci si prende cura delle persone di ogni età attraverso il piacere della danza, del movimento e della musica. Accanto al corso di massaggio infantile, si propongono corsi di movimento corporeo e danza per persone di ogni età, fin dalla prima infanzia, con un’attenzione speciale per le future mamme, che con l’energia della terra custodiscono e porteranno alla luce il loro bambino e alle neomamme, che con la loro forza e il loro amore nutrono il piccolo. Apprendere le tecniche del massaggio infantile significa rafforzare la relazione con i propri figli, svolgere una concreta attività di promozione della salute, favorire il benessere psico-fisico del proprio bambino, sostenere e facilitare il processo di attaccamento.

“Ritengo che i bambini debbano essere accuditi attraverso il linguaggio del corpo: hanno bisogno di essere cullati, accarezzati, sostenuti, massaggiati, devono sentire l’odore, il calore e la voce dei propri genitori per crescere felicemente. Come Insegnante di Massaggio infantile, nei miei corsi vorrei trasmettere ai genitori questo strumento antico, semplice e prezioso per favorire il contatto col proprio bambino, in una modernità in cui predomina il parto chirurgico, la tecnologia, internet e la difficoltà di instaurare nuove relazioni”. (l’Insegnante)

Per informazioni ed iscrizioni potete contattare direttamente l’insegnante o la segreteria di Air Dance.

Insegnante: 333 915 53 53; www.untoccodamore.it; www.facebook.com/untoccodamore

Air Dance: 338 876 59 36; info.airdance@gmail.com; www.facebook.com/AirDanceBrugherio

1170877_704134846279505_723666181_n

Alcuni strumenti che rispondono alla necessità di contatto del neonato

L’Holding,  è il modo di tenere il neonato tre le braccia, consentendo al piccolo di acquisire un giusto assetto posturale e di non sentirsi abbandonato in uno spazio senza confini tangibili, rafforzando in lui l’idea di continuità e di contenimento.

Questo termine venne usato da Winnicott1 per affermare che la madre è per il bambino l’ambiente che contribuisce al suo sviluppo attraverso il calore delle braccia, delle mani, del corpo, che favorisce una sensazione empatica, pervasiva, tale da divenire il sentimento fondamentale di essere compreso e tenuto insieme: “Il bambino piccolo cade a pezzi se non viene tenuto insieme e, in queste fasi, le cure fisiche sono cure psicologiche”.

Se i genitori cominciano fin dall’inizio ad avere questo tipo di contatto con il loro bambino, esso si svilupperà nel tempo costituendo un costante riferimento affettivo nella relazione, capace di dare al piccolo risposte consolanti e rassicuranti. Essere avvolto dall’adulto gli dà sicurezza, perché gli permette di avere una buona stabilizzazione e, nello stesso tempo un buon allineamento testa-arti.

Il Wrapping consente di tranquillizzare i bambini quando sono particolarmente instabili, avvolgendoli in un telino o in una stoffa di maglia elastica, dando loro un’ulteriore percezione di stabilità corporea e di contenimento. Prima di avvolgere il bambino è bene tenerlo fermo e calmarlo con le mani che riposano, ferme sul suo corpo (resting hands2).

 

 

La Marsupioterapia è una pratica sempre più utilizzata nelle TIN3. Il nome si ispira proprio alla gestazione del canguro, che ha bisogno di trascorrere alcuni mesi della propria vita extrauterina nel marsupio della madre per raggiungere la completa maturazione. Si tratta di una pratica molto semplice che consente di mettere il bambino, dal momento in cui il suo stato è stabile, nudo (eccetto il pannolino) a contatto della pelle della mamma, sul suo torace in mezzo ai seni, avvolgendolo poi con una copertina, per evitare la dispersione del calore. Ovviamente anche il papà può fare da “canguro”. Questo metodo richiede assistenza da parte del personale ospedaliero, e può essere applicato anche se il peso del bambino è basso o durante cure più o meno intensive. Tutti gli studi sull’argomento confermano che i bambini così curati hanno: un sonno più profondo, i pianti più rari, l’energia meglio conservata, l’allattamento e l’attaccamento ai genitori meglio recuperati; hanno una crescita più veloce e le infezioni sono meno frequenti.

Questo metodo può essere usato anche a casa4 con il proprio piccolo, sia per neonati nati a temine, che hanno sempre bisogno di molto contatto e coccole, sia per nati prematuri o instabili dimessi dalle patologie neonatali ed arrivati casa, un nuovo ambiente a cui adattarsi. Infatti il contatto pelle a pelle potrebbe risultare molto utile per calmare il bambino agitato, per aumentare la produzione di latte e per stimolare il bambino ad attaccarsi al seno, soprattutto se nato con un peso inferiore all’età gestazionale, e ciuccia al seno con lentezza.

Il modo in cui il neonato viene maneggiato è importante: è bene raccoglierlo e girarlo sul fianco prima di sollevarlo, per non dargli l’idea di essere sospeso nel vuoto. Essendo il rotolamento il primo movimento che i bambini fanno, imparare ad assecondarlo significa imparare ad essere delicati e rispettosi delle loro competenze motorie.

“… Occorre saper toccare e saper tenere un neonato, e questa abilità non la si impara sui libri di testo. Richiede preparazione e conoscenza sì, ma nello stesso tempo una grande sensibilità perché è un’arte. Nasce da dentro. Nasce dal cuore”.5

Spesso infatti la cura del neonato viene delegata ai professionisti, perché ritenuti più capaci ad interpretare i loro bisogni, mentre è solo la mamma che può comprendere le esigenze più intime del suo bambino, è lei che lo conosce e che ha convissuto con lui per nove mesi, ed è lei che possiede l’istinto e l’intuito necessario per soddisfare le sue richieste.

I bambini che non sono stati adeguatamente toccati e tenuti in braccio sono affamati di questo tipo di attenzioni, e quando diventeranno adolescenti ed adulti potrebbero provare difficoltà nello sviluppo sessuale.

Il massaggio neonatale determina un contatto che non va inteso come – con il tatto -, cioè l’attivazione di uno dei cinque sensi, ma rappresenta: recupero fisico e psichico, trasmissione di sentimenti profondi, intuizione nell’ascolto, rispetto dell’altro, presa di coscienza delle proprie tensioni; determina una comunicazione, tra due persone, immediata.

Leggi la pagina che tratta dei benefici del massaggio infantile.

Mentre dorme nella culla, sul lettone o sul divano, è bene delimitare lo spazio dove il bambino riposa creando un nido6 con degli asciugamani e un lenzuolino. In questo modo sentirà intorno a sé dei confini sicuri e potrà addormentarsi tranquillo, senza avere la percezione di trovarsi nel vuoto.

Se il bambino si addormenta solo nel lettone vicino a voi, consiglio di farlo addormentare all’interno del nido, per poi prenderlo in braccio insieme al suo nido quando si sarà addormentato, e sistemarlo nella culla, sempre all’interno del nido. In questo modo è molto probabile che continuerà a dormire poiché sentirà di meno la lontananza dai genitori, percependo dei confini sicuri intorno a sé.

Fare il bagno deve piacere, perché è un ritorno al grembo materno. Se il bambino non gradisce questo momento è perché vi è un errore nello spazio contenitivo. Infatti le vaschette sembrano assomigliare alla pancia della mamma, in realtà ci sono bambini che nel momento in cui si trovano in uno spazio nuovo che non ritengono contenitivo (soprattutto se le vaschette sono troppo grandi) si spaventano e piangono disperati. Cominciano così ad avere problemi nello stare nudi e non godono nel fare il bagno.

Il mio consiglio è quello, per i primi bagnetti, di spogliare il bambino e di avvolgerlo in un asciugamano di cotone (o un lenzuolo, un pareo di cotone puliti…), e di immergerlo lentamente, mentre lo culliamo, così sistemato in acqua, lasciandogli il tempo di calmarsi e di accettare il nuovo ambiente, per poi aprire l’asciugamano, lasciando quest’ultimo cadere sul fondo della vaschetta.

L’uso del marsupio è diventato comune, anche se circolano pregiudizi non confermati dall’esperienza clinica, sui rischi per la colonna vertebrale, testicoli e sviluppo motorio. L’uso di questo oggetto per gli spostamenti offre indiscutibili vantaggi e comodità. Nelle culture orientali l’abitudine di portare i figli addosso non si è mai perduta, e oggi noi ne scopriamo le caratteristiche di rapporto sensoriale così importanti per il bambino e per noi. Siccome il bisogno immediato sia per il piccolo, che per il genitore, è lo stare insieme, non ci sono controindicazioni all’uso del marsupio fin dalla nascita, basta scegliere il modello giusto e sostenere il piccolo con le mani nelle prime settimane. Ancora meglio la fascia, che dà la possibilità nei primi tempi di un grosso contenimento e può servire fino all’anno e mezzo. Quest’ultima risulta molto utile per continuare il processo di sviluppo dei bambini nati prematuri e dimessi dalle TIN, poiché hanno bisogno ancora di confini sicuri intorno a loro.

Valeria Conti

 

Note e Bibliografia

  1. WINNICOTT Donald, I bambini e le loro madri, 1987.
  2. La tecnica consiste nel posare, gentilmente e senza far pressioni, le mani il più possibile rilassate, su una parte del corpo del bambino, senza muoverle.
  3. Terapia Intensiva Neonatale.
  4. Metodo da sperimentare a casa: porre il bambino con il solo pannolino tra i seni nudi della    madre (o il petto nudo del padre), sterno contro sterno, braccia sui seni e gambine a rana sotto i seni. Porre la parte centrale di un tessuto (ad esempio un pareo) sulla schiena del bambino e avvolgetelo intorno al torace facendo attenzione che la parte superiore del tessuto sia posta all’altezza delle orecchie del bebé; la parte inferiore sotto il sedere. Finito il giro dietro la schiena, annodare il tessuto dove vi conviene. Indossare uno scaldacuore o un’ampia camicia.
  5. MONTESSORI Maria, Il segreto dell’infanzia, 1999, p. 26.
  6. Rotolare uno o due asciugamani insieme in modo da creare un salsicciotto di diametro uguale alla larghezza delle spalle del neonato. Sistemarlo quindi a ferro di cavallo e stendere sopra un lenzuolino, rimboccandolo sotto ai due rami del nido per tenerli vicini. La testa del bambino deve essere posta dalla parte dei due lembi. Il podice deve essere appoggiato sul fondo del nido. I rami devono contenere bene le braccia e le gambe in posizione fetale.
  • DE FIORE Grazia, Portare i bambini. Contatto continuo, come e perché, Coleman Editre, 2006.
  • DE STASIO Serena, Infant Massage: fattore facilitante nelle interazioni diadiche primarie, CorpoNarrante, dicembre 2009, n. 1, 1-3.
  • GRECO Paola., Tatto e contatto. Modalità di contenimento e manipolazione del bambino, D&D, settembre 2003,  n. 42, 43-46.

Il contatto serve così tanto al neonato?

Il senso del tatto è uno dei più importanti nello sviluppo del neonato, perché contrariamente agli altri sensi, è già operativo. Il contatto fisico pelle a pelle segnala la presenza di un essere familiare.

Didier Anzieu (1922-1999), psicologo francese, ha sviluppato il concetto di “io pelle”: il neonato sviluppa le proprie conoscenze attraverso il contatto e l’esperienza del suo corpo. Secondo Anzieu le funzioni della pelle sono: il contenimento, il limite tra il fuori e il dentro, la comunicazione e gli scambi con l’ambiente.

Il contatto è il nostro primo linguaggio. Nella vita prenatale le funzioni cutanee si sviluppano per prime dallo strato più esterno dei foglietti embrionali, l’ectoderma, e per questo il tatto viene spesso definito “la madre di tutti i sensi”. A sei settimane il feto risponde per primo al contatto, prima che gli occhi o le orecchie siano formati. Inoltre durante la gestazione il bambino nell’utero materno è contenuto, cioè è racchiuso in uno spazio che lo tocca, lo sostiene, lo accarezza e non gli fa percepire il vuoto, quindi la solitudine. La maggior parte delle informazioni rassicuranti che il bambino impara e riceve da questa esperienza sono legate quindi al tatto e al contatto.

 

Ashley Montagu (1981), noto anatomista e antropologo, ha studiato il significato del tatto sullo sviluppo fisico e mentale. Dalle sue ricerche risulta che la stimolazione tattile è assolutamente indispensabile per la sopravvivenza dell’organismo, mentre la sua deprivazione, nella prima infanzia, impedisce un corretto sviluppo fisico e psichico dell’individuo e determina carenze comportamentali in età adulta. La stimolazione tattile viene quindi considerata come un bisogno primario che deve essere soddisfatto, ancor prima dell’essere nutrito.

A tal proposito molti ricorderanno l’esperimento di Harlow, nel 1966, con dei cuccioli di scimmia. Alcuni erano stati assegnati ad una madre artificiale costituita da una struttura metallica a forma di scimmia che sosteneva un biberon. Altri, invece, venivano messi tra le braccia di scimmie altrettanto artificiali, ma ricoperte da stoffa calda e morbida. Si vide che i cuccioli privilegiarono il contatto con la madre di stoffa perché si rifugiavano da lei quando venivano spaventati. Steve Suomi, studente di Harlow, dimostrò che ciò che mancava alle scimmie era il contatto e la possibilità di aggrapparsi.

Il contatto sta la base della relazione: noi abbiamo bisogno di conoscerlo. L’uomo ricerca in tutta la sua vita di soddisfare il suo bisogno di contatto fisico, di amore, di calore …

Nei loro studi sul legame Kennel e Klaus (1995)dimostrano che i piccoli umani, che sono stati accarezzati dalle loro madri nelle prime fasi della vita post-natale, sono più adeguati dal punto di vista fisico, emotivo e interpersonale a confronto con quelli che non hanno ricevuto questa esperienza tattile.

La relazione con il bambino comincia durante la gestazione. Poi il bambino nasce e la nascita costituisce, con la sua concretezza, un momento importante nel quale la madre è disponibile a vedere il proprio bambino come altro da sé. Così diviene possibile proporre una serie di attenzioni che fanno parte di una buona accoglienza. Passata questa fase i genitori iniziano a pensare che è bene staccarlo da loro, abituarlo a stare da solo affinché impari ad essere indipendente.

Nei primi tre mesi ogni occasione è buona per accudire il corpo e lo spirito del bambino attraverso il contatto. Il modo più semplice per stare in contatto con il proprio bambino è tenerlo il più possibile addosso. La paura dei genitori di dare cattive abitudini li porta spesso a negare a sé stessi e ai propri figli esperienze piacevoli e importanti che possono avere solo per periodi determinati. Tenere il proprio bambino “addosso” è utile perché insegna alla famiglia a vivere insieme, a fare le cose insieme e quindi a collaborare. Tenerlo in braccio quando siamo seduti o sdraiati o portarlo addosso è possibile fin quando il bambino non ha acquisito le competenze per muoversi autonomamente. Approfittiamo di questo periodo per stabilire una comunicazione intima ed emotiva che farà da base alla qualità della futura relazione.


(continua…)

Valeria Conti

Un regalo speciale per la nascita di un bambino per un’occasione particolare come il Natale.

Il regalo consiste di un Corso di Massaggio Infantile a domicilio, con giorni e orari da concordare insieme ai genitori in base alle proprie esigenze e necessità, nel territorio di Monza – Brianza e Milano.

Verrà confezionato il Buono e il materiale informativo relativo al Massaggio Infantile dentro una busta regalo.

Ogni corso, con inizio a Gennaio 2012, si articola in 5 incontri della durata di un’ora e mezza con frequenza settimanale.

Per ulteriori dettagli mettersi in contatto con l’insegnante Valeria Conti:
Telefono: 333 915 53 53
valeriaconti@untoccodamore.it
conti_valeria@libero.it

In diverse culture, come quelle illustrate qui di seguito, il contatto pelle a pelle costituisce una parte importantissima delle funzioni di genitore, riconoscendo il valore del massaggio infantile  e quello dello stretto contatto corporeo.

Vi sono, per esempio, madri che praticano il massaggio abitualmente nella cura quotidiana del loro figlio e che lo portano sempre vicino a sé. Molte donne, sia che vivano in ambienti tribali, nomadi, urbani o rurali, svolgono il loro lavoro portando felicemente i propri figli addosso e sostenendoli con una fascia. Molto spesso i loro vestiti si adattano a questo scopo. I bambini, vicino al corpo della loro mamma, provano un ritmico dondolio che può stimolare il loro sviluppo motorio e intellettuale.

La civiltà occidentale moderna sta soltanto da poco riscoprendo queste abitudini e tenta di trovare ragioni scientifiche per accettarle. E’ strano constatare che nella nostra civiltà si debba riscoprire come toccare ed essere toccati con amore.

Nigeria

In questo paese i bambini vengono massaggiati dalla nascita fino a quando hanno 12 mesi di vita. Questa è una pratica molto antica che è stata tramandata da madre in figlia, diventando parte delle normali cure del bambino. In genere si fa il bagno al bambino due volte al giorno, e lo si massaggia poi con olio di oliva, usando movimenti decisi. Durante il massaggio la madre si riscalda le mani varie volte. E’ questa una tecnica che ha sì importanza igienica, ma anche relazionale tra madre e figlio: la madre lava il bambino per tranquillizzarlo, per farlo dormire bene e per calmarlo quando è agitato e piange.

Per sei settimane dopo il parto la madre deve  pensare solo a sé stessa e al nuovo nato, allattandolo e riposando con lui. Infatti altre donne della famiglia, spesso la nonna, la sostituiscono nelle faccende di casa.

Il baby carring è l’abitudine di portare addosso il bambino. In Africa è una pratica diffusissima che permette al lattante di trascorrere la maggior parte della giornata a stretto contatto con il corpo della madre, la quale può in questo modo occuparsi d’altro pur prendendosi cura del proprio piccolo. La madre porta il bambino sulla schiena tenendolo fermo con la sua gonna, una lunga fascia di stoffa che si piega passando intorno al bambino (rapà). A volte, per maggiore sicurezza, viene legato intorno alla vita e sotto le natiche del bambino un panno o un piccolo scialle.

In Uganda

Anche qui i bambini vengono partoriti in casa, e tra madre e bambino non avviene nessuna separazione. La madre massaggia il suo bambino costantemente, fin dalla nascita. Essendo trasportato sul corpo della madre, il bambino si trova vicino al suo petto nudo e viene nutrito secondo i suoi bisogni. Madre e figlio dormono insieme.

Il legame con le proprie madri rimane molto forte: esse rispondono ai bisogni dei figli prima ancora che questi abbiano necessità di piangere per essere accuditi.

Si è osservato in questi bambini un elevato sviluppo intellettuale nei primi mesi di vita.

In India

Frederick Leboyer nel suo libro Shantala illustra l’arte tradizionale del massaggio indiano che ha avuto origine nell’india del sud e che viene tramandato di madre in figlia.

Dopo il parto la neomamma e il piccolo vengono massaggiati. La mamma viene massaggiata con olio misto a curcuma per aiutarla a perdere i liquidi della gravidanza. I bambini vengono massaggiati tutti i giorni per i primi due anni, usando d’inverno olio di senape diluito e d’estate olio di cocco. Anche da adulti cercano di dedicarsi al massaggio, se non giornalmente, almeno una volta alla settimana perché il massaggio rilassa ma dà anche energia.

Bali

Qui il massaggio è una vera tradizione popolare, e ogni persona sa un po’ massaggiare.

I neonati quando hanno bisogno di conforto vengono manipolati ed accarezzati. Qui si pensa che i bambini appena nati siano emersi a questa vita da un regno spirituale e perciò si considerano sacri. Per circa due anni non gli è permesso di toccare la terra impura e vengono portati in giro dalla propria madre o da altri bambini più grandi in braccio o sul fianco. Solo dopo lo svezzamento i bambini si portano sulla schiena della madre.

Fiji

La maggior parte delle madri massaggia i propri figli con olio di cocco dopo il bagno quotidiano. Spesso lo fanno alla sera per conciliare il sonno al bambino. I bambini vengono portati vicino al corpo con una fascia ricavata dalla gonna della madre.

Nuova Guinea

Il neonato viene portato in un marsupio il cui manico è una fascia che viene posta attorno alla fronte della madre mentre il bambino riposa sulla schiena nuda. Per le feste e le occasioni speciali i bambini, a partire da un mese di vita, sono “strofinati” con olio di cocco.

I maori della Nuova Zelanda

Anche in questa cultura il massaggio è considerato molto importante e viene eseguito per diversi anni di vita del bambino, e con l’andar del tempo la madre pratica movimenti diversi con le mani. Le ginocchia e le caviglie ricevono cure speciali in modo da essere sempre flessibili.

Venezuela

Questo popolo applica il principio dello scambio di energia tra il neonato e chi ha cura di lui, quando il bambino viene tenuto a stretto contatto con il corpo di chi lo accudisce. Con uno stretto contatto corporeo l’energia del corpo infantile viene mantenuta in uno stato di equilibrio; i bambini sono così più sani e felici.

Russia

Numerose madri e medici russi sono convinti che il massaggio renda il corpo e le membra più duttili, rinforzi e tonifichi i muscoli e la pelle, e generalmente migliori il benessere del bambino. In Russia il massaggio è un modo riconosciuto e praticato per avere cura del proprio bambino. Si insegna alle madri a massaggiare e a fare esercizi al bambino fin dai primi giorni di vita, e si dà risalto a illustrazioni e descrizioni della tecnica, in libri e film sulla maternità.

Stati Uniti d’America

Nel 1957 la dottoressa Ruth D. Rice ha elaborato una tecnica di stimolazione sensomotoria che porta il suo nome. Questa consiste nell’accarezzare, cullare e massaggiare i bambini. La si è riconosciuta e accettata in quanto nuovo metodo per migliorare la cura e lo sviluppo dei bambini prematuri. E’ stato dimostrato che tra i bambini che hanno ricevuto il loving touch, come viene chiamata ora la sua tecnica, si è verificato uno sviluppo neurologico significativamente maggiore, un maggiore aumento di peso e un quoziente intellettivo più alto rispetto a quello dei bambini che hanno ricevuto cure normali.

Vimala McClure, un’americana del Colorado, dopo un’esperienza di lavoro in un orfanotrofio in India, dove conobbe le tradizioni locali ed apprese le modalità di massaggio tradizionale indiano del bambino, decise di studiare ed approfondire i benefici di tale pratica, creando una sequenza di massaggi nati dalla fusione di diverse tecniche derivanti dalla tradizione indiana, svedese, dai principi dello yoga e della riflessologia. Quindi fondò nel 1977 l’I.A.I.M. (International Association of Infant Massage), e diffuse tale sequenza in tutto il mondo.

Valeria Conti

Bibliografia:

  •  AUCKETT Amelia, Massaggio per i vostri bambini, Red Edizioni, 2004;
  • LETTIERI B., POCOROBBA I., SCASSO P., Massaggio e tradizioni per l’accoglienza del neonato. Esperienze testimonianze a  confronto con donne immigrate, In Contatto – estate 2010, Trimestrale dell’A.I.M.I., anno VII, estate, n. 26, 13-20.

Per molte donne il periodo dopo il parto è una fase della vita fatta non soltanto di grande felicità, ma anche di preoccupazioni, difficoltà e tensioni. In questo periodo i genitori possono essere sottoposti a uno stress eccessivo, soprattutto quando il bambino piange spesso e nessuno dei due riesce a dormire abbastanza.

Oltre a essere stanche per la mancanza di sonno nelle prime settimane dopo il parto, le madri si sentono spesso fisicamente ed emotivamente svuotate. Per questo hanno forse bisogno di essere accarezzate, contenute e coccolate, affinché la loro energia venga riattivata da un contatto affettuoso. Un semplice massaggio dopo il parto può essere di grande aiuto per ritrovare l’equilibrio interiore ed esteriore.

Infatti in India è previsto un programma particolarmente intenso di cure e attenzioni anche per le madri, oltre che per i neonati, nelle prime settimane dopo il parto. In questo modo la donna viene aiutata a riprendersi velocemente, per tornare presto ad essere attiva ed efficiente. Questo risulta essere anche un vantaggio per tutti coloro che le stanno accanto.

Anche in Malesia le madri vengono massaggiate il secondo e il terzo giorno dopo il parto, e poi ogni giorno per sei settimane. Il massaggio viene fatto in genere dalla madre, dalla suocera o anche dalla nonna.

In occidente si assiste ad un comportamento ben diverso: il tema non viene quasi preso in considerazione!

Il massaggio offre diversi benefici alla neo-mamma: dilata i vasi sanguigni favorendo la circolazione ed alleviando quindi la congestione in tutto il corpo; rilassa gli spasmi muscolari e libera la tensione. I muscoli ricevono l’apporto di sangue e di nutrimento, senza che per questo aumenti il carico tossico di acido lattico.

Il massaggio al piede è il più efficace in assoluto e può sostituire un massaggio completo, perché sulla pianta dei piedi si trovano i punti vitali che agiscono sugli organi del corpo.

Il massaggio dell’addome favorisce la regressione dell’utero e aiuta i tessuti connettivi a riprendere tonicità, oltre a migliorare la motilità intestinale. E’ una parte delicata vissuta come molto intima dalla donna. Occorre delicatezza.

Il torace è una zona in cui occorre rispetto e ascolto per non suscitare un senso di invasione, di soffocamento e di tensione eccessiva. Un buon massaggio toracico allunga l’espirazione favorendo il rilassamento.

Il contatto con la mano riveste una forte valenza relazionale-emozionale. Mentre nei piedi risiedono le tensioni croniche, nelle mani si depositano quelle acute, attuali. Il massaggio piedi-mani le può sciogliere entrambe e crea un profondo senso di benessere (1).

Il massaggio al viso aiuta ad allentare le tensioni e contemporaneamente rilassa lo spirito e allevia i blocchi a livello sia fisico, sia psichico.

Particolarmente efficace è il massaggio alla schiena, dato che negli ultimi mesi di gravidanza la schiena è stata messa a dura prova dal costante aumento di peso; il corpo è stato costretto a bilanciarsi in modo sempre nuovo, e questo può aver indotto a posture scorrette a livello dorsale. E’ a questo punto che pian piano il tocco si ferma e lentamente perde il contatto. Si può massaggiare la madre sulla schiena e sulle spalle anche quando sta seduta comodamente, mentre culla o allatta il suo bambino o magari guarda la televisione. Questo massaggio facilita anche il riflesso di eiezione dell’ossitocina, ormone che permette la fuoriuscire del latte.

L’occorrente necessario è quello che già si usa per il massaggio al proprio bambino. Quindi, dopo aver organizzato, adeguatamente il luogo del massaggio, che deve essere sicuro e comodo, si deve creare l’atmosfera giusta con una luce soffusa e una musica rilassante. Si prepara vicino a sé l’olio per il massaggio, e quello che si usa di solito per il proprio bambino va benissimo. Quindi bisogna posizionarsi comode, meglio sdraiate, sul divano, sul tetto o per terra sostenute con dei cuscini.

Il tocco gentile del massaggio aiuta a risollevare lo stato d’animo della mamma e potrebbe prevenire o aiutare la depressione post-partum, perché le mamme hanno spesso bisogno di contatto fisico e di carezze durante questo periodo.

Il massaggio fa sentire bene perciò è bene chiedere senza timore o vergogna al proprio compagno, parente o amica un bel massaggio; meglio approfittarne quando il proprio bambino è tranquillo o riposa vicino a voi. Chi massaggia deve essere rilassato e di buon umore e deve avere le mani calde. Sono condizioni indispensabili per trasmettere una sensazione di benessere alla donna.

 Valeria Conti

Bibliografia:

  • (1)Verena Schmid
  • AUCKETT Amelia, Massaggio per i vostri bambini, Red Edizioni, 2004 ;
  • JANSEN-SCHULZE Yvonne, Massaggio ayurvedico per il bambino, Urra, 2008;
  • VOORMANN Christina, DANDEKAR Govin, Il Masaggio per i vostri bambini, Tecniche Nuove.

Il massaggio infantile, fin dalle sue origini più antiche, prevede l’utilizzo degli oli.

Il loro uso è un argomento complicato, ancora oggetto di studio. Il tipo di olio che si deve utilizzare dipende da numerosi fattori. Alcuni sono di carattere culturale, altri legati a tradizioni familiari, il tipo di pelle, le allergie, le mode, il costo e la salute del bambino.

Il loro impiego nel massaggio giornaliero dei neonati, migliora la carnagione e le condizioni della cute, tonifica i tessuti e rinforza la muscolatura. Gli oli non sono solo dispensatori di costituenti attivi, ma anche lubrificanti ottimali per le mani che, se ben nutrite, scivolano piacevolmente sulla cute, accarezzandola e nutrendola. Mentre si massaggia si deve applicare l’olio sulle tue mani, poco su un palmo, e poi strofinarle per scaldarlo; non si deve mettere l’olio direttamente sulla pelle del bambino e mentre si massaggia, se ne serve ancora, si riapplica. L’importante è che non ve ne sia troppo per evitare di rendere tutto unto.

Durante il massaggio con gli oli vegetali, le sostanze in essi presenti penetrano nella pelle. Quindi è necessario prestare grande attenzione ai principi attivi da essi veicolati e riflettere su ciò che, con essi, si fornisce ai propri figli.
L’Associazione Internazionale Massaggio Infantile raccomanda che i bambini siano massaggiati utilizzando un olio vegetale di alta qualità, preferibilmente biologico, non profumato, spremuto a freddo.
L’olio spremuto a freddo si produce spremendo meccanicamente, e senza l’impiego di calore, prodotti vegetali, frutti, semi, nocciole o erbe. E’ bene sapere che, purtroppo, alcuni oli per neonati disponibili in commercio sono oli minerali. Per fare questi oli si tolgono gasolio e kerosene dal petrolio puro attraverso un processo di riscaldamento chiamato distillazione frazionata. Non solo non vi è alcun valore nutritivo in questi tipi di oli, ma alcune autorità in campo nutrizionista credono che l’olio minerale, se ingerito, produca carenze di alcune vitamine e si raccomandano che non venga usato regolarmente per il massaggio.
Qui di seguito metto a confronto gli oli vegetali spremuti a freddo e gli oli minerali e sintetici (prodotti in laboratorio), elencandone le caratteristiche tipiche.

Gli oli vegetali spremuti a freddo:

  •  contengono ingredienti benefici (vitamina E, A, B1, B6 e calcio);
  • non hanno alcuna aggiunta di profumi, quindi i bambini possono riconoscere l’odore naturale dei propri genitori, e ciò rafforza il legame d’attaccamento;
  • sono noti come elementi digeribili sia dalla pelle che dal corpo;
  • sono commestibili;
  •  nutrono la pelle e la lasciano respirare;
  • a causa dell’ossidazione, irrancidiscono dopo un certo periodo di tempo, bisogna quindi conservarli in un luogo fresco e buio;
  • oli di cattiva qualità possono contenere sostanze contaminanti;
  •  la loro qualità può variare secondo il raccolto.

Gli oli minerali e sintetici

  • non si ossidano;
  • sono poco costosi;
  • la pelle non assorbe molti oli minerali che formano una pellicola sulla superficie dell’epidermide non lasciandola respirare;
  • sono troppo unti, dato che subito dopo il massaggio dobbiamo rivestire il bambino;
  • la maggioranza degli oli minerali e sintetici sono addizionati con un profumo. L’odore è in genere troppo stimolante e quindi non adatto ad essere utilizzato nel massaggio infantile: può infatti creare una barriera tra il genitore e il bambino;
  • non vengono metabolizzati dal corpo umano;
  • se ingeriti dal bambino possono creare un film impermeabile nel tratto intestinale, interferendo in tal modo con l’assorbimento di cibo e di sostanze nutritive;
  • manca loro la vitalità naturale.

Gli oli essenziali, anche se derivano dalle piante, sono molto diversi dagli oli vegetali sopra indicati. Essi infatti sono ottenuti mediante complicati processi chimici, compresa la distillazione, e sono estremamente concentrati.
Sono impiegati per fini terapeutici e bisogna essere ben istruiti riguardo al loro impiego. Lo stesso settore dell’aromaterapia non incentiva l’utilizzo degli oli essenziali per i bambini. Essi possono stimolare eccessivamente il corpo del bambino e il suo sistema nervoso ancora in via di sviluppo. Gli oli essenziali hanno effetto sul cervello e sulle cellule. Inoltre mascherano gli odori personali che sono un elemento importante per il processo di attaccamento.
L’Associazione Internazionale Massaggio Infantile raccomanda vivamente di evitare l’utilizzo degli oli essenziali nella pratica del massaggio infantile.

Scegliere l’olio giusto è particolarmente importante, poiché i suoi principi attivi vengono assorbiti dalla pelle e attraverso di essa penetrano nell’organismo. Si possono provare diversi tipi di olio per trovare quello che si adatta meglio al proprio bambino. Si può fare un test cutaneo sul proprio bambino con un olio scelto per il massaggio. Se in quel punto la pelle si arrossa, può darsi che sia sensibile a quel tipo di olio e allora bisogna sceglierne un altro. Fare spesso il bagnetto previene l’ostruzione di pori ed evita che si sviluppino eventuali macchie sulla pelle.
In India le mamme cambiano più oli a seconda delle stagioni. In inverno usano olio di senape per mantenere il calore, durante l’estate usano l’olio di cocco per rinfrescare. Gli oli di mandorle o con nocciolino di albicocca sono i più leggeri e delicati e vengono prontamente assorbiti.

Gli oli elencati qui di seguito sono  particolarmente indicati per il massaggio al neonato:

•       Olio di mandorle dolci: nutre la pelle, allevia i dolori muscolari e le contrazioni. E’ dolce ed esercita un effetto riscaldante sul corpo. Viene assorbito molto facilmente dalla pelle ed è inodore. E’ il più consigliato fin dai primi giorni di vita del neonato.
•       Olio di sesamo: indicato per pelli molto secche è ricco di minerali, come magnesio, calcio e microelementi. Garantisce una naturale protezione ai raggi UVA, in quanto trattiene il 30% dell’irradiazione solare. Esercita inoltre un effetto tranquillizzante. E’ il più usato in India.
•       Olio di cocco: particolarmente indicato in estate, è piuttosto leggero e fresco, dolce e morbido. Ha un effetto antisettico ed è efficace nel combattere le infiammazioni e gli arrossamenti della pelle.
•       Olio di girasole: consigliabile d’estate, è dolce, fresco, morbido, leggero e rinvigorente. Ha un aroma delicato e piacevole. E’ ricco di minerali e vitamine. Favorisce l’irrorazione sanguigna e allevia i dolori articolari e di crescita.
•       Olio di germe di grano: dolce, nutriente, corroborante, molto ricco e di facile assorbimento. Favorisce il rinnovamento cellulare, la funzione ghiandolare ed è un ottimo rimedio contro la debolezza e l’affaticamento nelle fasi di crescita particolarmente impegnative. Ha una forte consistenza e odore di grano.
•       Olio di senape: aiuta il bambino a sviluppare consapevolezza del corpo. Utile come protezione dagli insetti e dalle micosi. E’ forte, penetrante, leggero e riscaldante. In India trova largo utilizzo.

•       Olio di jojoba: leggero, limpido, stabile e rinfrescante. Ha una lunga durata ed è l’unico a non irrancidire mai. Ha odore fruttato, viene assorbito molto rapidamente dalla pelle. Contiene vitamina A ed E e favorisce le naturali funzioni cutanee e il rinnovamento cellulare. Ha un effetto antibatterico ed è efficace nel combattere eczemi e psoriasi.

Valeria Conti

Bibliografia:

JANSEN-SCHULZE Yvonne, Massaggio ayurvedico per il bambino, Urra, 2008;
MC CLURE Vimala, Manuale per insegnanti di massaggio infantile, Erga Edizioni, 2009;
McCLURE Vimala, Massaggio al bambino – Messaggio d’amore, Bonomi Editore, 2009;
VOORMANN Christina, DANDEKAR Govin, Il Masaggio per i vostri bambini, Tecniche Nuove.

E’ possibile continuare il massaggio infantile anche quando il bambino cresce, adattando la sequenza ai nuovi bisogni della famiglia. Nello scorso articolo abbiamo suggerito alcune modalità di contatto per il bambino che si sposta a gattoni e per il bambino fino ai due anni (potete leggere la prima parte dell’articolo qui). Di seguito vediamo come proseguire il massaggio nelle età successive, dalla scuola materna all’adolescenza.

Il bambino nella scuola materna
Questo potrebbe essere un periodo discretamente favorevole per la pratica del massaggio, perché i bambini sono ancora molto “coccoloni” e, dopo aver provato la propria dipendenza, piacerà loro nuovamente ricevere tutte le attenzioni possibili dai genitori.
E’ stato inoltre dimostrato che toccare adeguatamente i bambini nei primi anni di vita sviluppa gli elementi neurotattili nella pelle migliorando il feedback tra pelle e cervello.
In questo periodo è possibile che i bambini giochino ad imitare i massaggi facendoli ai loro pupazzi o alle loro bambole. Importante è rispettare il senso del pudore che potrebbero aver sviluppato, lasciandogli addosso la biancheria intima. Inoltre è bene arricchire il massaggio raccontando una storia mentre si massaggiano le diverse parti del corpo e chiedendo al bambino il nome della parte del corpo che si sta massaggiando, per aiutarlo ad impararle.

Il bambino nella scuola elementare
Anche in questo periodo l’approccio deve essere graduale, e a volte è possibile massaggiare solo mani e piedi.
I massaggi possono essere molto utili per calmare e “buttare fuori” le paure. E’ utile in questo periodo dare una speciale finalità al massaggio ad esempio: “questo è il massaggio dello sportivo o della ballerina”.
Importante sarà anche chiedere spesso al bambino cosa ne pensa, ad esempio: “E’ piacevole? Lo vuoi più o meno forte? Quali sono le zone che ti danno maggior sollievo?
La musica, una favola, il parlare, porre domande, o lasciare che il bambino racconti una storia durante il massaggio, possono arricchire l’esperienza del massaggio e consentire al bambino di aprirsi al genitore.
Molti bambini apprezzano il massaggio fatto a pancia in giù, e spesso potrebbero preferire il massaggio da vestiti.
Alcuni massaggi richiedono delle modifiche che verranno spiegate durante i corsi.

L’adolescente
Considerando la frequente conflittualità di questo periodo con le figure genitoriali, il momento del massaggio può essere uno strumento estremamente utile per rinforzare il legame genitori-figli.
Può essere un momento da condividere in silenzio, anche se tendenzialmente stimola l’adolescente al dialogo. Il potere lenitivo del tocco può aiutare entrambi a rilassarsi, ad aprirsi e a sfogarsi. E’ chiaramente agevolante l’aver già conosciuto l’esperienza del massaggio negli anni precedenti.
Si potrebbe eseguire un massaggio alla schiena durante i compiti a casa o durante una pausa, chiedendogli notizie sulla giornata trascorsa, oppure un massaggio alle mani e piedi quando si guarda insieme la TV; inoltre si può svolgere il massaggio per aiutare a rilasciare le tensioni dopo esercizi e attività sportive. Importante sarà rispettare il pudore, restando lontani da quelle parti del corpo che vengono associate alla sessualità.
Spesso gli adolescenti gradiscono l’uso degli oli essenziali.

Valeria Conti

Bibliografia:
MC CLURE Vimala, Manuale per insegnanti di massaggio infantile, Erga Edizioni, 2009;
McCLURE Vimala, Massaggio al bambino – Messaggio d’amore, Bonomi Editore, 2009;


News

10 Gennaio 2018
Sono aperte le iscrizioni ai corsi per la prima infanzia presso lo Studio Terra Madre di Cologno Monzese
Terra Madre

e presso la scuola di danza e movimento di Brugherio
Air Dance

Diventa fan!



Calendario

Maggio: 2024
L M M G V S D
 12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728293031  

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog e ricevere notifiche di nuovi messaggi per e-mail.

Unisciti a 605 altri iscritti